È ri-iniziato, da poco più di mezz'ora, il dibattito in Senato per l'approvazione del ddl sulle intercettazioni, cosiddetta "legge Bavaglio".
Senza pudore, soavemente, ieri 9 giugno il Ministro per i rapporti con il Parlamento Elio Vito ha comunicato che il Consiglio dei Ministri ha autorizzato la fiducia per questo ddl il 29 (poi corretto in 25) maggio. Su un testo che poi è stato cambiato tre, forse quattro volte.
La procedura con cui si è arrivati alla fiducia è "demenziale", come l'ha definita la Bonino, e la legge è stata definita, con pacato eufemismo, "una bruttissima legge".
Ora, diciamocelo, il Senato dovrebbe discutere ben altre questioni. Questa legge, che avrà conseguenze catastrofiche, si poteva benissimo non farla, non adesso che la scuola muore, le imprese chiudono, 1 giovane su 3 è senza lavoro. Il dibattito sugli effetti disastrosi del "bavaglio" è un obbligo morale, è una necessità della nazione democratica; ma il vero scandalo è un altro, è che (come sempre) il paese, quello vero, con i suoi bisogni e le sue difficoltà, non passi mai per i banchi del Senato o della Camera.
Sarebbe bello se gli italiani fossero davanti alla diretta di questa seduta. Non ci sono, ma sarebbe bello se ci fossero.
Per ascoltare gli attacchi dell'opposizione, che parla a sedie vuote.
Per vedere le sedie vuote.
Per rendersi conto della fine del dibattito parlamentare. Perchè il potere, ora più che mai, appartiene ad altre stanze.
Se gli italiani iniziassero a rendersi conto, questa sarebbe la vera rivoluzione.
Senza pudore, soavemente, ieri 9 giugno il Ministro per i rapporti con il Parlamento Elio Vito ha comunicato che il Consiglio dei Ministri ha autorizzato la fiducia per questo ddl il 29 (poi corretto in 25) maggio. Su un testo che poi è stato cambiato tre, forse quattro volte.
La procedura con cui si è arrivati alla fiducia è "demenziale", come l'ha definita la Bonino, e la legge è stata definita, con pacato eufemismo, "una bruttissima legge".
Ora, diciamocelo, il Senato dovrebbe discutere ben altre questioni. Questa legge, che avrà conseguenze catastrofiche, si poteva benissimo non farla, non adesso che la scuola muore, le imprese chiudono, 1 giovane su 3 è senza lavoro. Il dibattito sugli effetti disastrosi del "bavaglio" è un obbligo morale, è una necessità della nazione democratica; ma il vero scandalo è un altro, è che (come sempre) il paese, quello vero, con i suoi bisogni e le sue difficoltà, non passi mai per i banchi del Senato o della Camera.
Sarebbe bello se gli italiani fossero davanti alla diretta di questa seduta. Non ci sono, ma sarebbe bello se ci fossero.
Per ascoltare gli attacchi dell'opposizione, che parla a sedie vuote.
Per vedere le sedie vuote.
Per rendersi conto della fine del dibattito parlamentare. Perchè il potere, ora più che mai, appartiene ad altre stanze.
Se gli italiani iniziassero a rendersi conto, questa sarebbe la vera rivoluzione.
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